ReMOD - Medicina rigenerativa in patologie ortopediche

L'osteoartrite (OA) è la patologia osteoarticolare più frequente. Sono disponibili solo pochi trattamenti, tra i quali l'iniezione intra-articolare di acido ialuronico rappresenta quello più frequentemente impiegato per rallentare la progressione della patologia. Nel presente studio viene valutato il Plasma Ricco di Piastrine (PRP) e dei fattori di crescita autologhi in esso contenuto (GF), a confronto con l’acido ialuronico all’interno di uno studio clinico prospettico, in doppio cieco randomizzato e controllato in casi di OA precoce.

Le lesioni osteocondrali, caratterizzate da un limitato potenziale rigenerativo, rappresentano condizioni di difficile trattamento nella chirurgia ortopedica. Nel presente WP viene proposto un nuovo approccio chirurgico di medicina rigenerativa basato su l’impiego di uno scaffold biomimetico osteocondrale. I pazienti arruolati vengono valutati clinicamente prima del trattamento e a 6, 12, e 24 mesi di follow-up. Frammenti osteocondrali provenienti dal sito della lesione vengono caratterizzati dal punto di vista biologico e per l’espressione di biomarcatori ossei.

Lesioni osteocondrali di grandi dimensioni a livello dell’astragalo richiedono la riparazione della cartilagine con un tessuto di natura ialina per prevenire la progressione verso l’OA. Il metodo "one-step" sviluppato e brevettato dallo IOR ha dimostrato la sua efficacia nel trattamento di lesioni osteocondrali di piccole e medie dimensioni dell’astragalo.

La necrosi avascolare della testa del femore (AVN) è una patologia progressiva e debilitante che porta alla compromissione dell'articolazione dell'anca. Si tratta di una patologia piuttosto comune, responsabile di una percentuale variabile dal 5% al 12% di tutte le protesi totali d'anca. I pazienti affetti hanno in genere un’età compresa tra 20 e 50 anni di età, al di sotto dell’età solitamente riscontrata nei pazienti che necessitano di un intervento chirurgico di sostituzione dell’anca.

All’interno di questo WP viene eseguito il check up ematologico dei pazienti e dei volontari sani all’interno del WP1, il prelievo di sangue, la preparazione del PRP e sua crioconservazione, l'assegnazione del paziente a una lista di randomizzazione, la distribuzione del PRP per il trattamento e per l'analisi proteomica.